martedì 21 aprile 2009

We Did It! (Ce l'abbiamo fatta)

Ciao ciao Barstow, ci aspetta Santa Monica. Ci aspetta l'epilogo del nostro viaggio, l'ultima tappa. Quella più difficile, se vogliamo: e ce ne accorgiamo appena entrati nella parte di Interstate 40 che sovrasta la vecchia Route 66 verso il Pacifico. C'è un sacco di traffico, ci sono le corsie riservate al car pooling (più di 2 persone in auto) e comincia, poco alla volta, a farsi sempre più ridotto lo spazio tra una casa e l'altra. Dalle decine di chilometri siamo passati ai centimetri.

Sensazione visiva del distacco dal deserto e l'inizio della civiltà (?) è una ampia fascia grigio/marrone che si staglia all'orizzonte: lo smog californiano...
Prima della passerella finale, però, ci aspetta Rancho Cucamonga, ormai luogo di culto del nostro viaggio: lì, se tutto va bene, troveremo il tanto desiderato vestito bianco ostrica in popeline che Mariano desdiera da anni. E che qui ci sta sfuggendo! Beh, è scappato ancora... Niente abito! Tristezza e sconforto... ma si guarda avanti!

Avanti, in questo caso, significa Pasadena, il primo contatto con la megalopoli: qui la Route 66 si dissotterra e va a combaciare con una delle arterie principali della zona, la Pasadena Highway, che sfocia poi in Figueroa avenue e nell'interminabile Sunset Boulevard. Che non ha nulla di interessante se non il nome: sembra un bazar, altro che un luogo da sogno! E mentre in distanza, sulla nostra destra, si intravede la collina con le lettere "H O L L Y W O O D", noi lasciamo il Sunset per gettarci nel Santa Monica Boulevard, quello che porta al traguardo. Ma tra traffico e semafori, ci vuole almeno 1 ora per percorrerlo... e passa attraverso West Hollywood (mi fa venire in mente Michael Connelly e il suo Hyeronimus Bosh) ma anche lungo Beverly Hills. Sarà per questo che un'auto ogni tre che vediamo girare costa più del mio stipendio annuale?

Ed arrivati alla meta, gioia e stanchezza si fondono: fotoricordo davanti alla targa commemorativa, foto sotto l'arco che porta al pontile, pranzo: sono le 2, ci meritiamo un'insalata. magari seduti di fianco a una star? Niente star, poca insalata: ma che bel prezzo! E' proprio così, ritrovata la civiltà (?) aumentano i prezzi e calano le razioni!

Le sensazioni di queste due settimane abbondanti le lascio decantare e magari le pubblico (senza il magari) tra qualche giorno. Però un paio di numeri ci vogliono... La Route 66 misura ufficialmente 2278 miglia, pari a 3666 km. Noi ne abbiamo percorse, da quando siamo saliti in auto a Chicago, la bellezza di 4775, ben 1109 in più (tra deviazioni e "pascolate").
Abbiamo consumato 112 galloni di benzina, che sono ben 425 litri: media di 11 km/litro, che considerato il mezzo (il nostro Ford Escape 4x4) non son nemmeno male.

E adesso si torna a casa: domani in giornata Los Angeles-Chicago; notte nella città da cui siamo partiti, e poi un interminabile Chicago-Philadelphia-Milano per chiudere il cerchio.

1 commento:

  1. Bel racconto, complimenti, io percorro la Route 66 per lavoro in quanto sono guida per tour in moto oltre che appassionato della sua storia. Volevo chiederti gentilmente dove hai scattato la foto con il pannello (o la tela?) "Santa Monica, Claifornia /West End of Route 66, conosco la placca in bronzo della Will Rogers Highway ma quello non l'ho mai visto.
    Grazie
    Paolo

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GPS Position (se va...)