venerdì 10 aprile 2009

Dal Missouri all'Oklahoma

Il risveglio nel primo motel della mia vita non è stato male. Doccia calda, vestizione e via per l'abbinata benzina-colazione. Solo che siamo finiti nel (forse unico) locale dove ancora si fuma... e per un non fumatore come me è stato un po' il segnale di una giornata "diversa"...

Da Springfield (MO) a Vinita (OK) ci sono circa 230 miglia. Un po' meno se non si sbaglia strada ogni due per tre. Non è questione di navigatore (che abbiamo -sul cellulare- ma non usiamo) ma proprio di indicazioni della Route 66 che vanno e vengono. Quindi si improvvisa. Ed approfittando della pioggia, perchè non fare un salto a Springfield (MO) per vedere il "più grande negozio di articoli sportivi" del mondo? Tra merce in saldo e un intero capannone dedicato agli articoli per pescatori (e per cacciatori) un paio di cose utili le abbiamo prese tutti.

Dopo la sosta shopping, ecco l'attesa per l'evento: la Route 66 percorre solo 13 miglia in Kansas. Si dice che siano le meglio conservate. Ed è vero. Qui si respira in pieno l'aria di "Cars": non a caso ci siamo imbattuti nelle simpatiche 4 ladies che gestiscono il caffè-memorabilia dove gli autori del film Disney hanno preso qualche spunto, sia visivo che di personaggi. E' stato come fare un salto a Radiator Springs..

E tanto sono belli e pittoreschi quei 20 km di strada in questo Stato, tanto iniziano tetri i molti che dovremo percorrere in quello successivo sul nostro cammino. La prima cittadina dell'Oklahoma si chiama Mi-Am-Ah (niente paura: si scrive Miami ma si legge con la pronuncia indiana) ed è un delirio di fast food e distributori di benzina. Cosa anche strana visto che ci siamo accorti che qui le tasse sono anche più alte...
La seconda cittadina è Narcissa, ma la terza, Afton, è quella che lascia il segno.
Avete presente le città fantasma, abbandonate in fretta e furia per non si sa quale motivo... eccone una dal vero. Case diroccate, negozi mezzi distrutti, parchi e giardini fatiscenti; addirittura il palazzo del comune allestito dentro un mega-container!

Andiamo oltre e decidiamo di far tappa a Vinita: si vede che oggi è la giornata del "più grande del mondo", perché dopo il megastore di sport, ecco il McDonalds da 19 mila piedi quadrati (fatevi i calcoli in metriquadri, io ne faccio a meno) annunciato come il più esteso del globo. Una gigantesca friggitoria che sulla guida turistica di Vinita è indicata addirittura come principale attrazione della cittadina, più ancora del lago articifiale di una piccola centrale elettrica...

Immaginatevi che bel posto per passarci la notte... Ciliegina sulla torta: dopo il primo fast food messicano (grazie Cech, tu non scegli più) ecco la cena nel ristorante "più antico" sulla Route 66 in Oklahoma, che non si capisce come abbia fatto a resistere finora. Al Clanton's Café, per intenderci, la bistecca alla milanese si chiama "Chicken Fried Steak": cioè tu ordini una bistecca di pollo fritto, e ti arriva la milanese "fritta come il pollo"...
Alla fine ci ha salvato un sorso di Jack Daniels prima della nanna...

Ultimo dettaglio: oggi ho contato le bestiole morte lungo la strada: 19 in 230 miglia, quasi 1 ogni 10, in prevalenza gatti. Animali che pagano tributo non ai turisti, che sono ancora pochini, ma soprattutto alla strada; vittime delle macchine giganti americane, dei trucks senza fine, degli svincoli caotici e dei semafori dove, se devi girare, puoi passare anche col rosso (e se non lo fai ti suonano)... ma a che serve il semaforo allora?

Altro dettaglio extra: qui nella sfigata Vinita, a costeggiare la strada c'è pure la ferrovia. E i treni (merci) che passano sono quelli "all-american": lunghi 2 km, con 3 o 4 locomotori ed una pioggia di vagoni. Ed i macchinisti, naturalmente, per annunciarsi (e tenere sgombri i passaggi a livello) iniziano a suonare 5 minuti prima...

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